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di Giovanni Tateo Milano

 

 

In un articolo precedente1, abbiamo delineato un possibile processo storico il cui esito finale sarebbe l’instaurazione del regno mondiale dell’Anticristo profetizzato nell’Apocalisse. Come fondamento di questo prossimo Stato anticristico abbiamo immaginato un nuovo impero ottomano in fieri, ritenendo questa ipotesi come la necessaria implicazione della tesi, sostenuta dal teologo Walther Binni, secondo cui l’apocalittica “Babilonia la grande”, la sua futura capitale, non dovrebbe essere altra che Istanbul. Dunque sarebbe la Turchia ad avere il ruolo principale nell’edificazione del futuro impero mondiale di Satana. E l’allarme dell’Apocalisse rispetto all’enorme pericolo da essa costituito potrebbe essere confermato dal messaggio profetico trasmesso dalla Madonna a Fatima, in Portogallo, il 13 Luglio del 1917, il cui significato più profondo è finora rimasto avvolto nel mistero. Eccone una parte estremamente significativa:

«Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che è il grande segno che Dio vi dà che sta per castigare il mondo per i suoi crimini, per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre. Per impedirla, verrò a chiedere la consacrazione della Russia al Mio Cuore Immacolato e la Comunione riparatrice nei primi sabati. Se accetteranno le Mie richieste, la Russia si convertirà e avranno pace; se no, spargerà i suoi errori per il mondo, promovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa. I buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da soffrire, varie nazioni saranno distrutte. Finalmente, il Mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre Mi consacrerà la Russia, che si convertirà, e sarà concesso al mondo un periodo di pace».

Qui si paventava l’avvento della Rivoluzione russa, quindi si potrebbe subito obbiettare che la Madonna chiese la consacrazione della Russia, e non della Turchia, al Suo cuore immacolato affinché la prima non contaminasse il mondo col comunismo, e non provocasse una guerra mondiale ancora più devastante delle prime due. Vero, però bisogna comprendere che tale consacrazione per la Russia costituisce una benedizione ed una protezione da tutti i suoi nemici, interni ed esterni, infatti la rivoluzione bolscevica fu un colpo di stato attuato da forze ostili di entrambi i tipi. Il comunismo fu imposto ai Russi da una setta fanatica con la violenza ed il terrore. Dunque anche oggi dovremmo chiederci chi siano i nemici sia fuori che dentro la Russia, e certamente la Turchia è stata storicamente uno dei suoi più grandi e resta un suo importante antagonista. Inoltre la Repubblica Cecena, a maggioranza islamica, è stata finora la maggiore minaccia all’integrità della Federazione Russa, e potrebbe senz’altro tornare ad esserlo. Oltre a ciò, secondo i più grandi esperti delle vicende della Chiesa, il famoso “Terzo Segreto di Fatima” il 26 Giugno 2000 non sarebbe stato pubblicato per intero2, come dimostrerebbe il fatto che la seguente parte cruciale non solo resti enigmatica, ma del tutto incompatibile con la sua interpretazione ufficiale:

«E vedemmo in una luce immensa che è Dio: “qualcosa di simile a come si vedono le persone in uno specchio quando vi passano davanti” un Vescovo vestito di Bianco “abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre”. Vari altri Vescovi, Sacerdoti, religiosi e religiose salire una montagna ripida, in cima alla quale c’era una grande Croce di tronchi grezzi come se fosse di sughero con la corteccia; il Santo Padre, prima di arrivarvi, attraversò una grande città mezza in rovina e mezzo tremulo con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregava per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce venne ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e frecce, e allo stesso modo morirono gli uni dopo gli altri i Vescovi Sacerdoti, religiosi e religiose e varie persone secolari, uomini e donne di varie classi e posizioni. Sotto i due bracci della Croce c’erano due Angeli ognuno con un innaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali raccoglievano il sangue dei Martiri e con esso irrigavano le anime che si avvicinavano a Dio».

L’allora cardinale Joseph Ratzinger, nell’interpretazione ufficiale, sostenne che l’intera visione non fosse altro che la metafora della persecuzione del Cristianesimo nella Storia, soprattutto nel XX secolo, quindi qualcosa di riferito al passato. E in particolare al 13 Maggio del 1981, proprio nell’anniversario della prima apparizione della Madonna a Fatima, quando Papa Giovanni Paolo II venne quasi ucciso in un attentato in Piazza San Pietro. Dopo essere sopravvissuto, il pontefice si identificò col suo alter ego, il “Vescovo vestito di Bianco”, quindi la versione ufficiale del Vaticano è che la profezia avesse preannunciato proprio questo agguato. Ma è assolutamente evidente non solo lo scenario totalmente diverso, ma una vera e propria strage di religiosi, Pontefice compreso, ad opera di un vero e proprio esercito. Infatti, nel 2010, divenuto Papa Benedetto XVI, lo stesso Ratzinger avvertì: “Si illuderebbe chi pensasse che la missione profetica di Fatima sia conclusa”. Quindi si può restare assolutamente certi che quegli avvenimenti profetizzati non si siano mai concretizzati finora. L’immagine che ci è stata trasmessa è infatti troppo precisa e potente perché la si interpreti senza considerarne il drammatico dettaglio. E solo se riferita ad un futuro che potrebbe purtroppo compiersi, essa troverebbe piena conferma proprio nell’Apocalisse ed altri passi evangelici che ci parlano della spaventosa persecuzione dei cristiani nei Tempi Ultimi. La rivelazione sembrerebbe addirittura annunciare l’annientamento del Cristianesimo, se non fosse che per fortuna aggiunge: “In Portogallo si conserverà sempre il dogma della fede”, ossia che in qualche modo Esso sopravviverà fino alla Fine dei Tempi.

Ma, tra le tantissime prove che dimostrerebbero l’incompletezza della versione ufficiale del Segreto, ce ne sarebbe una che spicca particolarmente: un testo pubblicato il 15 Ottobre 1963 dalla rivista “Nuova Europa” di Stoccarda3 e mai smentito dalla Santa Sede, anzi ripreso persino dall’Osservatore Romano il 15 Ottobre 1975. In origine era un documento diplomatico vaticano, di cui l’autore, il cardinal Alfredo Ottaviani, prosegretario del S. Uffizio, promosse sempre la diffusione. Fu trasmesso ai governi di Usa, Urss e Inghilterra al fine di scongiurare un imminente conflitto mondiale:

«Non aver timore, cara piccola. Sono la Madre di Dio, che ti parla e ti domanda di rendere pubblico il presente Messaggio per il mondo intero. Ciò facendo, incontrerai forti resistenze. Ascolta bene e fa attenzione a quello che ti dico: Gli uomini devono correggersi. Con umili suppliche, devono chiedere perdono dei peccati commessi e che potessero commettere. Tu desideri che io ti dia un segno, affinché ognuno accetti le Mie Parole che dico per mezzo tuo, al genere umano. Hai visto il Prodigio del Sole, e tutti, credenti, miscredenti, contadini, cittadini, sapienti, giornalisti, laici, sacerdoti, tutti lo hanno veduto. Ed ora proclama a Mio Nome: Un grande castigo cadrà sull’intero genere umano, non oggi, né domani, ma nella seconda metà del Secolo XX. Lo avevo già rivelato ai bambini Melania e Massimino, a “La Salette” ed oggi lo ripeto a te, perché il genere umano ha peccato e calpestato il Dono che avevo fatto. In nessuna parte del mondo vi è ordine, e satana regnerà sui più alti posti, determinando l’andamento delle cose. Egli effettivamente riuscirà ad introdursi fino alla sommità della Chiesa; egli riuscirà a sedurre gli spiriti dei grandi scienziati che inventano le armi, con le quali sarà possibile distruggere in pochi minuti gran parte dell’umanità. Avrà in potere i potenti che governano i popoli, e li aizzerà a fabbricare enormi quantità di quelle armi. E, se l’umanità non dovesse opporvisi, sarò obbligata a lasciar libero il braccio di Mio Figlio. Allora vedrai che Iddio castigherà gli uomini con maggior severità che non abbia fatto con il diluvio. Verrà il tempo dei tempi e la fine di tutte le fini, se l’umanità non sì convertirà; e se tutto dovesse restare come ora, o peggio, dovesse maggiormente aggravarsi, i grandi e i potenti periranno insieme ai piccoli e ai deboli. Anche per la Chiesa, verrà il tempo delle Sue più grandi prove. Cardinali si opporranno a Cardinali; Vescovi a Vescovi. Satana marcerà in mezzo alle Loro file, e a Roma vi saranno cambiamenti. Ciò che è putrido cadrà, e ciò che cadrà, più non si alzerà. La Chiesa sarà offuscata, e il mondo sconvolto dal terrore. Tempo verrà che nessun Re, Imperatore, Cardinale o Vescovo, aspetterà Colui che tuttavia verrà, ma per punire secondo i disegni del Padre mio. Una grande guerra si scatenerà nella seconda metà del XX secolo. Fuoco e fumo cadranno dal Cielo, le acque degli oceani diverranno vapori, e la schiuma s’innalzerà sconvolgendo e tutto, affondando. Milioni e Milioni di uomini periranno di ora in ora, coloro che resteranno in vita, invidieranno i morti. Da qualunque parte si volgerà lo sguardo, sarà angoscia, miseria, rovine in tutti i paesi. Vedi? Il tempo si avvicina sempre più, e l’abisso si allarga senza speranza. I buoni periranno assieme ai cattivi, i grandi con i piccoli, i Principi della Chiesa con i loro fedeli, e i regnanti con i loro popoli. Vi sarà morte ovunque a causa degli errori commessi dagli insensati e dai partigiani di Satana il quale allora, e solamente allora, regnerà sul mondo. In ultimo, allorquando quelli che sopravviveranno ad ogni evento, saranno ancora in vita, proclameranno nuovamente Iddio e la Sua Gloria, e Lo serviranno come un tempo, quando il mondo non era così pervertito».

La parte sottolineata sarebbe l’estratto parziale ed autentico dal Terzo Segreto. È del tutto evidente che nella versione ufficiale non ce n’è praticamente traccia. E la cosa sconcertante è che solo nel contesto di questo documento la parte in cui si parla del “Vescovo vestito di Bianco” assassinato trova un senso, giacché solo qui, infatti, si parla di una grande guerra mondiale che sembra effettivamente fare da sfondo a quella visione. Però non si deve affatto pensare che l’attentato al Papa del 1981 non abbia alcuna relazione con essa: tutt’altro! Proprio la coincidenza delle date indica un nesso evidentissimo e profondo, ma anche questo è un enigma da risolvere, e la sua soluzione potrebbe aiutarci a comprendere meglio la stessa profezia.

Innanzitutto, l’attentatore del Papa è Mehmet Alì Agca, un sicario membro dei famigerati “Lupi Grigi”, organizzazione terrorista turca improntata all’estremismo nazionalista ed islamico, braccio armato del Partito del Movimento Nazionalista (MHP), ma anche forza speciale di impiego in particolari teatri bellici; con profondi legami con gli ambienti militari ed i servizi segreti, ma anche con la mafia turca, e perciò coinvolta nel traffico di armi e droga. I Lupi Grigi prendono il loro nome dalla leggendario lupa Asena, che avrebbe allevato il capostipite dei Turchi, o da un ignoto lupo, loro antico progenitore mitico. Il mito d’origine turco ricorda molto il mito della lupa che allevò Romolo e Remo, il che può indurci a pensare alla nascita di un impero opposto a quello romano, il che è esattamente ciò che è stato l’Ottomano. Ma possiamo pensare anche al lupo Fenrir della mitologia nordica: l’essere infernale che scatenato alla Fine dei Tempi, proprio come il drago apocalittico, lotterà contro gli dèi, e divorerà Odino e il Sole e la Luna.

Già condannato a morte per l’omicidio del direttore di «Milliyet», Agca riesce stranamente a evadere da un carcere di massima sicurezza, cosa assolutamente impossibile senza la complicità non solo dei suoi carcerieri all’interno e dei suoi sodali all’esterno, ma soprattutto senza il beneplacito delle autorità. Infatti ne uscirà con un’uniforme dell’esercito e sotto scorta militare, proprio come un agente o un ufficiale di alto rango. In missione. Il Lupo Grigio annuncia pubblicamente l’intenzione di assassinare il Papa poco prima della sua prima visita apostolica in Turchia, nel 1979, la cui principale ragione è il riavvicinamento tra Chiesa Cattolica ed Ortodossa, finalizzato alla definitiva unità mondiale dei Cristiani, ma anche esprimere amicizia alla comunità cristiana armena, quella stessa che la Turchia aveva massacrato ad inizio secolo.

Dopo l’attentato fallito e la sua cattura, nell’intero processo a suo carico, il Lupo Grigio non farà che depistare in tutti i modi le indagini, coinvolgendo tutta una serie di soggetti internazionali, e persino la sua stessa organizzazione. Il dibattimento cercò infatti di dimostrare la responsabilità dell’Urss come mandante, per il tramite dei servizi segreti della Bulgaria, che avrebbero dovuto supportare in tutto e per tutto il sicario nella sua operazione, ma non solo tale tesi non trovò mai alcun riscontro, ma finora non sono mai stati nemmeno individuati documenti sovietici che denuncino l’intenzione del Kremlino di assassinare il pontefice. È quindi estremamente significativo che l’unica entità che Agca non chiamò mai in causa fu proprio lo “Stato profondo” della Turchia, evidentemente, in base alle circostanze, l’unico vero mandante possibile. Infatti, che per trovare la vera soluzione del giallo internazionale si dovesse battere proprio questa pista turca, furono i magistrati Carlo Palermo e Rosario Priore ad affermarlo convintamente, nelle audizioni della Commissione parlamentare d’inchiesta “Mitrokhin”. Ma non è ancora tutto, purtroppo. Nel 1997 i Lupi Grigi tentarono nuovamente, ma inutilmente, di assassinare il Pontefice a Sarajevo. Dall’epoca del primo attentato al Papa, il loro movimento, che ha sempre avuto una vasta rete in tutta Europa, non ha fatto che crescere in Turchia, e attualmente il Partito del Movimento Nazionalista sostiene Ergogan all’interno di una coalizione di governo. Ed è bene ricordare che l’ideologia del MHP fissa come obbiettivo primario l’unione politica di tutti le nazioni turcofone del mondo, il che si sposa perfettamente con la visione imperiale dell’attuale neo-ottomanesimo turco.

Torniamo quindi alla profezia di Fatima e alla visione terrificante che abbiamo riportato: la città martoriata è probabilmente Roma, che appare distrutta a causa di un evidente evento bellico. Dunque chiediamoci: che tipo di esercito avrebbe mai interesse a massacrare senz’alcuna pietà degli inermi religiosi cattolici? Senz’alcun dubbio un esercito anticristiano. E anticristiani sono certamente i Lupi Grigi e il loro partito. Il che ci riporta direttamente all’inizio della nostra indagine: all’Anatolia dell’Apocalisse. La nostra conclusione è che l’attentato al pontefice, pur nella sua drammaticità, sia da interpretare anche come un provvidenziale segno rivelatore di quella parte dello stesso Segreto di Fatima che è rimasta finora nascosta: la futura, mostruosa persecuzione planetaria del Cristianesimo avrà origine in Turchia, perché sarà proprio qui che l’Anticristo fonderà il suo impero mondiale e designerà Istanbul come sua capitale. E perciò sarà dalla Turchia che si scatenerà l’invasione dell’Europa che colpirà i Cristiani. Ed è lo stesso Papa Giovanni Paolo II ad avvalorare in maniera eclatante questa tesi, giacché nel Marzo del 1993 affidò alla memoria del fidato monsignor Mauro Longhi un’altra terribile profezia4:

«Ricordalo a coloro che tu incontrerai nella Chiesa del terzo millennio. Vedo la Chiesa afflitta da una piaga mortale. Più profonda, più dolorosa rispetto a quelle di questo millennio”, riferendosi a quelle del comunismo e del totalitarismo nazista. “Si chiama islamismo. Invaderanno l’Europa. Ho visto le orde provenire dall’Occidente all’Oriente”, e mi fa una ad una la descrizione dei paesi: dal Marocco alla Libia all’Egitto, e così via fino alla parte orientale. Il Santo Padre aggiunge: “Invaderanno l’Europa, l’Europa sarà una cantina, vecchi cimeli, penombra, ragnatele».

Questa visione catastrofica è stata spiegata con una certa dote profetica del Pontefice, che certo non discutiamo, ma non si può neppure far a meno di pensare che tale tremendo avvertimento provenisse direttamente dal Quarto Segreto che egli ben conosceva.

La centralità dell’Anatolia nelle vicende cruciali dei Tempi Ultimi andrebbe infine collegata ad un altro importante antico enigma cristiano, anch’esso apocalittico: l’identità del misterioso Katechon, l’entità che è detta trattenere l’Anticristo dal suo manifestarsi e scatenarsi nel mondo. Anche qui i tentativi di soluzione sono stati molti, però si dovrebbero considerare fattori umani e sovrumani. Il primo Katechon in assoluto è certamente Dio stesso, Cristo, e dopo di Lui, Michele, l’Arcangelo Suo servo, che infatti proprio nell’Apocalisse è colui che tiene prigioniero Satana nel pozzo dell’abisso, così come è colui che ad un certo punto lo libera per un tempo prestabilito. Ma, in terzo luogo, anche le Sette Chiese esercitano la funzione del Katechon in mezzo agli uomini, infatti ad ognuna di esse presiede un angelo, e ciascuno evidentemente agisce nello stesso senso catecontico. Esiste dunque una precisa e necessaria sinergia catecontica tra le potenze angeliche celesti e le forze ecclesiali terrestri. D’altronde queste Sette Chiese non rappresentano altro che l’unica ed universale Chiesa, il Cristianesimo medesimo nella sua totalità, senonché esse sono la sua avanguardia di difesa, il suo fronte più avanzato nel contrasto a Satana, il baluardo il cui eventuale crollo sarebbe catastrofico. Quindi, finché i Sette Angeli e le Sette Chiese eseguiranno il compito loro assegnato, la Turchia non potrà attuare la propria offensiva anticristiana, e l’Anticristo non potrà sorgere, ma quando cesseranno tale protezione, quando il Cristianesimo stesso sarà stato spazzato via dalla Turchia, allora l’Anticristo potrà scatenarsi e conquistare il mondo. Dio non voglia.

1 Giovanni Tateo Milano, Turchia: l’Apocalisse e la geopolitica, OZ Orizzonte Zero, anno III, n° 29, Settembre 2023.

2 Molti libri ed articoli sono finora stati scritti sulla complessa questione da importanti vaticanisti come Antonio Socci, Marco Tosatti, Aldo Maria Valli, Saverio Gaeta, Solideo Paolini, etc. (li nominiamo in ordine casuale). Qui ci limitiamo a segnalare giusto qualche intervento, senza una particolare preferenza, perché il lettore se ne faccia un’idea sufficiente:

Antonio Soccci, Il Quarto Segreto di Fatima, 05/01/2006;

Antonio Socci, Due papi e il mondo tra i misteri di Fatima, Libero, 13/10/2013;

Marco Tosatti, Fatima, torna il mistero del Terzo segreto, La Nuova Bussola Quotidiana, 13/03/2017;

Monsignor Viganò: «Il terzo segreto di Fatima è stato insabbiato», 22/04/2020;

Maria Guarini, Fatima, il terzo segreto. Permane il mistero della parte non svelata, Chiesa e post concilio, 14/03/2017.

3 Franco Adessa, Il Terzo Segreto di Fatima: una testimonianza, Chiesa viva, anno XLIII, n° 462, Luglio-Agosto 2013.

4 Valerio Pece, La visione di Giovanni Paolo II: «L’islam invaderà l’Europa», La Nuova Bussola Quotidiana, 18/11/2017.

(Fenix n° 181, Novembre 2023)

 

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